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Esami di Scuola media 2011: resta la media aritmetica per il voto finale E-mail
Docenti - Normativa
Giovedì 26 Maggio 2011 16:15
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E' uscita la Circolare Ministeriale che disciplina le modalità di valutazione degli alunni per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione per l'a. s. 2010/2011.
Molti colleghi auspicavano modifiche in merito all'espressione del voto finale dell'Esame di Stato, ma le attese sono andate deluse in quanto la Circolare riconferma integralmente il criterio, utilizzato lo scorso anno, della "media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5", precisando che trattasi di media artimetica e non media ponderata, per cui tutte le prove d'esame avranno pari peso al fine della determinazione del voto finale, peso equivalente al voto di ammissione all'esame, frutto di una valutazione triennale, che nel gioco della media aritmetica avrà dunque lo stesso valore, ad esempio, della prova scritta di seconda lingua!

Qualcuno, molto saggiamente, aveva proposto di esprimere una valutazione complessiva a tutte le prove scritte, in modo da operare una media aritmetica finale tra 3 sole componenti: voto di ammissione, voto degli scritti, voto della prova orale. In tal modo si sarebbe assegnata una rilevanza maggiore alla valutazione del giudizio di ammissione e si sarebbe scongiurato il pericolo che un esame non brillantissimo (vale la pena ricordare come nella prima adolescenza siano diversi i fattori emotivi che possono condizionare ed alterare le prestazioni di uno studente), possa risultare determinante al fine del voto finale. Purtroppo questo accorgimento sembra non possa trovare possibilità di attuazione, così come non possono essere applicati "bonus", così come previsto per all’esame di Stato conclusivo del II ciclo d’istruzione.
Lo scorso anno scolastico, nel mio Istituto, è capitato un caso di un alunno ammesso all'esame con 8 ed uscito con 6, ed un altro caso con una situazione esattamente opposta, per cui uno studente con notevoli capacità fu ammesso con il 6 per non aver dimostrato nei 3 anni un impegno adeguato ed è uscito con l'8 per aver sfruttato nei 3 giorni d'esame quelle potenzialità.
Qualcuno mi spieghi il senso di tutto ciò...

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Commenti  

 
#6 Paolo 2012-06-23 12:13 Quando si constata nei fatti l'assoluta irrazionalità delle regole stabilite dai nostri governanti e ci si domanda come degli esperti non possano aver fatto le considerazioni che chiunque altro con un minimo di raziocinio avrebbe tratto, sorge immediata una domanda e contestuale la sua risposta: il ministro che ha deciso, lo staff che lo ha consigliato e i parlamentari che eventualmente hanno votato la legge avevano quel minimo di raziocinio di cui si parlava????? No, non è questione di carenza di raziocinio, è il naturale desiderio di portare a sistema valutativo ciò che del resto ha rappresentato la causa del successo di quelle persone: la furbizia, la maglietta attillata con un seno prosperoso (spesso bastava per fare il ministro) o la mera e sempre utile raccomandazione , del resto se una persona ha avuto successo per questi metodi ritiene che la valutazione del merito debba essere mirata a cogliere dette capacità e non le pedanti e non più attuali preparazione e dedizione al dovere… la questione non è sul se si debba o meno dare più peso al merito, cosa si intenda per merito. Torno alla la risposta alla domanda di prima… sfortunatamente , ne leggiamo l'effetto tutti i giorni sui quotidiani… è il baratro dove siamo caduti… la crisi … crisi soprattutto di valori.
Voglio fare una provocazione… perchè non fare solo gli esami di terza media, di superiori e di laurea lasciando la preparazione da parte, tanto il voto finale si decide lì! Pensate che risparmio, niente scuole, niente insegnanti! Tutti gli alunni che affrontano gli esani da privatisti come i quiz della patente! Ah che bel mondo!!! Ma se a voi non dispiace io non ci voglio vivere. Spero che noi elettori capiamo che non si vive di furbizia ma di serietà (i presupposti ci sono tutti) e spazziamo il pattume che per decenni ci ha seppellito ( da non riciclare ma da portare in discarica in questo caso)e forse allora anche l'Italia sarà degna di far parte della così tanto decantata Europa migliore. Ce lo meritiamo e lo meritano soprattutto i nostri figli!!!
Citazione
 
 
#5 Tommaso 2012-04-26 22:45 scusate, vorrei sapere se la lode che si riceve all'esame di terza media, può essere riconosciuta nei concorsi e risultare nei registri? Citazione
 
 
#4 lucia 2011-06-30 19:37 buonasera, faccio una riflessione sullle indicazioni date dalla circolare ministeriale ela sua appilcazione pratica.Opggi mai figlia ha avuto il risultato degli esami di licenza media e ha ricevuto una votazione di otto. Nella sua classe c\\\'era una alunna che aveva molte insufficienze e rischiava addirittura di non essere ammessaa, prova scritta d\\\'esame insufficiente su alcune materie e scena muta all\\\'orale. Mi chiedo: il passaggio della circolare dove dice che \\\" è inutile ricordare che tutti gli allievi ammessi hanno già coonseguito nello scrutinio finale qlmeno un voto di sufficienza nelle varie discpline\\\" è stto disatteso E l\\\'evitare possibii appiattimenti che penalizzino le eccellenze, nel caso della classe di mia figlia sarebbero dovuti passare tutti con 10 e lode. Non per mia figlia, ma questa è una palese falsificazione di atti pubblci sono veramente delusa di questa scuola! Citazione
 
 
#3 Fabrizio 2011-06-08 01:38 Scusate ma dove l'avete trovata la frase "frutto di una valutazione triennale" in riferimento al voto di ammissione all'esame?
Grazie
Citazione
 
 
#2 Roberto 2011-06-05 11:57 Magari fosse così!
Come pensi che una commissione d'esame possa tener conto del voto di ammissione nella valutazione di ogni singola prova, quando poi a far media contribuisce la prova nazionale che assegna un voto completamente standardizzato? Credo piuttosto che il capoverso da te citato contraddica clamorosamente l'indicazione precedente di operare la media artimetica per il giudizio finale.
E poi il riferimento al 6 è piuttosto riduttivo. Nel mio istituto un ragazzo fu ammesso con l'8 ed uscì col 6…
Ripeto, sarebbe stato sufficiente assegnare al giudizio di ammissione una rilevanza maggiore al fine della determinazione della media finale.
Saluti
Citazione
 
 
#1 sole novantotto 2011-06-05 08:52 Dobbiamo ricordarci, però:
a) di leggere la circolare per intero; in un capoverso successivo a quello ciutato essa recita:
\"«Al riguardo, è quasi inutile ricordare che tutti gli allievi ammessi all’esame di Stato hanno già conseguito nello scrutinio finale almeno un voto di sufficienza nelle diverse discipline. Sarà perciò cura precipua della Commissione e delle Sottocommission i d’esame, e della professionalità dei loro componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Si cercherà così di evitare possibili appiattimenti, che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze”»
Gli allievi hanno conseguito almeno la sufficienza al momento dell\'ammissione.E questo è un dato di partenza, una soglia minima invalicabile. Tradotto in soldoni significa che i voti che fanno media8cioè delle singole prove) non possono contraddire questo assunto, cioè che la commissione non può valutare una prova con un voto inferiore al 6. Ma significa anche che la Commissione deve attribuire i voti ad ogni prova, poichè fa media, deve essere un voto \"meditato\", non una mero esercizio ragionieristico . Bisogna tener conto dei vari fattori contestuali, personali, emotivi che hanno concorso alla performance della prova. Ciò significa che non basta contare gli errori e proporzionalmen te mettere un voto.
b) di ricordarci che la valutazione è una prerogativa inderogabile degli insegnanti e che gli insegnanti della commissione non è un caso che siano gli stessi insegnanti che hanno seguito gli studenti durante uno o più anni del ciclo d\'istruzione. Ciò significa che uno studente studioso e bravo non deve essere penalizzato nel voto di una o più prove d\'esame, compresa quella Invalsi.
Saluti
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